In questo articolo ti racconterò una storia molto breve che ha, però, un significato enorme.
La scoprii per la prima volta nel 2019 e la utilizzai per il lancio di un mio progetto in azienda. Il giorno della mia presentazione, più di 50 colleghi (tra cui senior manager e director) ascoltarono questa storia, apparentemente banale, e la sua morale. Una storia senza limiti di tempo e di spazio il cui significato dovrebbe farci riflettere su come affrontiamo la vita personalmente e professionalmente.
Oggi, vorrei che anche tu provassi ad “ascoltare” la storia e riflettessi sul significato. Quindi, ora prenditi qualche minuto per leggere la storia qui sotto. E’ molto breve. Riflettici con calma. Quando vorrai, potrai andare avanti e leggere anche il mio pensiero alla fine dell’articolo.
Buona lettura!
I draghi non esistono
Una mattina Billy si svegliò e scoprì, con sorpresa, la presenza di un draghetto ai piedi del suo letto. Era molto piccolo e carino. Billy lo accarezzò sulla testa e lui scodinzolò felice. Allora Billy corse giù dalle scale per dire subito alla mamma della sua straordinaria scoperta. “Mamma, c’è un draghetto in casa! Vieni!”. “Billy, i draghi non esistono!” disse la mamma. Billy, un po’ stupito, ci credette. La mamma sembrava molto convinta di quello che diceva.


Billy allora tornò in camera sua ed iniziò a preparsi. Il draghetto si avvicinò, ma Billy lo ignorò. “Se i draghi non esistono, allora non ha senso accarezzare qualcosa che non c’è”, pensò Billy. Si lavò la faccia e scese a fare colazione. Il drago, che nel frattempo era diventato grande come un cane, lo seguì. Billy andò a sedersi a tavola mentre il drago si sedette sulla tavola. Come si permetteva di fare una cosa del genere? Era proibito! Ma non c’era molto da fare. La mamma di Billy aveva detto che non esistono i draghi. Quindi se non esiste qualcosa, come si può dirgli di scendere dal tavolo? Nel frattempo, il drago cominciò a mangiare tutti i pancake di Billy. Billy dovette lottare per riuscirne a mangiarne uno.


Finita colazione, Billy andò a lavarsi i denti. Il drago, che aveva ormai raggiunto la grandezza di un umano, si mise comodo e si addormentò. Quando Billy tornò giù, il drago riempiva ormai tutto l’ingresso e Billy dovette girargli intorno e passare per la sala per tornare da sua mamma. “Non sapevo che i draghi crescessero così velocemente” disse Billy. “Billy, non esistono i draghi!” disse ancora la madre. A mezzogiorno, il drago ormai era diventato talmente grande che occupava tutta la casa. La sua testa usciva addirittura dalla porta d’ingresso. Non c’era una stanza della casa che il drago non stesse occupando.


Quando il drago si svegliò dal suo riposino sentì un certo languorino. Proprio in quel momento passò il camioncino di un panificio. Il drago non potè resistere al profumo del pane fresco e iniziò a rincorrerlo. La casa di Billy si mosse con lui, come il guscio di una lumaca. Nel frattempo il papà di Billy tornò a casa ma notò che la casa non c’era più. Fortunatamente, una vicina gli indicò dove aveva visto andare la sua casa. Il papà di Billy allora salì in macchina per cercarla. Dopo poco, la trovò. In una finestra al piano superiore, c’erano Billy e la mamma che richiamavano la sua attenzione.


Il papà di Billy allora si arrampicò sulla testa del drago ed entrò in casa dalla finestra del piano superiore. “Che cosa è successo?” chiese. “E’ stato il drago” disse Billy. “Non esistono..” iniziò la mamma.
“Si che c’è un drago!” esclamò Billy. “Ed è molto grosso”. Billy finalmente accarezzò il drago in testa. Il drago scodinzolò felice e cominciò a rimpicciolirsi, più veloce di quanto fosse cresciuto. In pochissimo tempo, tornò alle dimensioni di un cucciolo.
“Beh, non è male un draghetto così piccolo,” disse la mamma, “Perché è cresciuto così tanto?”. “Non lo so,” disse Billy, “credo che volesse solo essere notato.”


Quindi, esistono i draghi o no?
Quindi? Che ne pensi? Hai letto tutto senza sbirciare qui sotto? In apparenza la vicenda di Billy sembra molto leggera e simpatica (il libro è per bambini dai 3 anni in su). Tuttavia, credo ci sia un significato più profondo che questa storia ci insegna di cui vale la pena parlare ora.
Metaforicamente, tutti noi abbiamo dei piccoli draghi 🐉 che ci fanno compagnia nella vita di tutti i giorni. La differenza è fatta dall’atteggiamento che abbiamo nei loro confronti. Infatti, quei draghi, all’apparenza innocui, se non riconosciuti in tempo, potrebbero diventare giganteschi e distruggere le nostre case (o le nostre aziende 😉). Ecco alcuni esempi:
- Piccole ma continue incomprensioni e litigate tra partner, se ignorate, potrebbero trasformarsi in una separazione o un addio;
- Fingere di non vedere o non conoscere le pratiche scorrette all’interno dell’azienda, finirà per distruggere i valori e gli standard qualitativi della stessa;
- Continuare a vivere al di sopra delle proprie possibilità, potrebbe portare a gravi problemi economici in futuro;
- Una gestione superficiale della comunicazione con i colleghi, potrebbe significare il fallimento di un grosso progetto.
Il punto è che non dobbiamo ignorare i problemi ma dobbiamo imparare ad affrontarli.
Purtroppo, siamo diventati molto bravi a eludere o far finta di non vedere i problemi, anche quando cominciano a diventare grandi e prendere il sopravvento sulla nostra vita, proprio come il drago di Billy. E in questo caso che facciamo? La maggior parte delle volte continuiamo a far finta di niente oppure, peggio ancora, ci lamentiamo senza fare nulla a riguardo. Quindi, dobbiamo imparare a riconoscere i problemi e affrontarli con maturità e consapevolezza. Solo questo ci permetterà di non farli crescere.
La buona notizia, infatti, è che riconoscere i problemi, come ci insegna Billy, è il primo passo per gestirli. Ok, non è detto che spariranno, ma esserne consapevoli ci permetterà di rallentare la loro crescita e affrontarli.
Infine, c’è un ultimo messaggio importante tanto quanto il primo: se qualcuno ci dice che esiste il drago, ascoltiamolo, cerchiamo di capire e di aiutare se necessario. Non neghiamo l’esistenza del drago a priori.
Evoluzione: come possiamo affrontare i nostri problemi?
In questo momento, nella tua vita o nella tua azienda, ci potrebbero essere molti draghi, più o meno grandi. Li vedi o li stai ignorando di proposito? Credo sia importante per te iniziare a guardarli negli occhi e affrontarli, prima che diventino ancora più ingombranti ed evidenti.
- C’è un collega che si sta comportando male con te o con gli altri? Prendilo da parte e condividi il tuo pensiero. Oppure, se la situazione è grave, comunicalo alle risorse umane.
- Hai litigato con la persona che ami? Mandale quel messaggio e falle sapere che ci tieni a chiarire. Rompere il silenzio non fa di te una persona debole.
- Stai trascurando la tua salute e la tua famiglia per il lavoro? Prendi una scelta. Non puoi dare tutto te stesso/a in ogni singola area della tua vita.
Ci tengo però a fare sensibilizzazione su questo tema. E’ importante riconoscere i propri limiti e sapere che non avremo sempre le “armi” giuste per affrontare questi draghi. Allora, in questo caso, sarà fondamentale rivolgersi a qualcuno che ci potrà aiutare a “forgiare” queste armi e farci diventare abili combattenti. Non sottovalutiamo l’importanza di un aiuto esperto. Quando stiamo male fisicamente, ci affidiamo ai consigli dei dottori. Allora perché non affidarsi ai consigli di psicologi, psicoterapeuti, o psichiatri se dovessimo sentirci male “emotivamente”?
Per concludere, vorrei sottolineare che non tutti i problemi devono finire male. Non tutto si trasforma in un drago che distruggerà la casa. Ma quasi ogni drago che la distrugge, è nato come un piccolo draghetto che voleva solo essere notato. 🐉


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